Il canott de pesca è un’imbarcazione storica a remi molto diffusa sul Lario che deriva dall’inglesina.
La linea è slanciata, ma con una prua più panciuta rispetto all’inglesina, per consentire il carico di una grande quantità di pescato e delle reti, appoggiate ad appositi sostegni lignei (mergul).
Anche la struttura è più resistente, con finiture meno curate e il fondo piatto e privo di chiglia per permettere spostamenti laterali necessari per la posa delle reti.
La tecnica costruttiva è quella del fasciame a clinker, tipico del nord Europa e usato anche per l’inglesina, detto anche “fasciame sovrapposto”, in cui le tavole si coprono parzialmente l’una con l’altra, in successione.
Solo raramente il canott veniva dotato dei tradizionali cerchi in legno o in ferro e di una “ mantaula”: nei più moderni metodi di pesca è infatti scomparsa la consuetudine di lunghe permanenze al largo.
La tecnica di voga può far raggiungere buone velocità sia con un unico pescatore che rema in piedi con i remi a pala diritta (voga tipicamente lariana), sia con due pescatori il secondo dei quali voga seduto dando le spalle alla prua della barca e utilizzando remi a pala curva (voga tipicamente inglese).